martedì 18 giugno 2013

IL PROFUMO DEL SUD - L. Bertasi

Luglio 1858. Un piroscafo prende il largo dal porto di Genova verso il Nuovo Mondo. Sul ponte, Anita vede la terraferma allontanarsi e, con essa, tutto il suo passato: una famiglia alla quale credeva di appartenere, i suoi affetti, una scomoda verità. A condividere il viaggio con lei, la matura Margherita e il suo protetto, il seducente Justin Henderson. Giunti in America, Margherita convince Anita ad essere sua ospite per qualche tempo, nella sua dimora a Montgomery. La ragazza accetta, sicura di dover ripartire al più presto. A farle cambiare idea saranno le bianche colline del Sud e un tormentato amore più forte delle sue paure.
All’orizzonte, l’ombra oscura della guerra civile. Linda Bertasi scrive un romanzo che dell’800 ha il sapore, un romanzo nel quale la Storia non è semplice sfondo ma protagonista attiva della vicenda. Narrativamente impeccabile, emotivamente travolgente, Il profumo del sud è una storia di passione: quella per la terra alla quale sentiamo di appartenere e quella per la persona che siamo destinati ad amare.

Dopo "Destino di un amore" che mi aveva letteralmente conquistata non potevo  non comprare gli altri due libri di Linda Bertasi. 
Sono partita dall'ultima creazione "Il profumo del sud" e devo dire che ogni aspettativa non solo è stata rispettata ma addirittura superata!!!
La scrittura dell'autrice è sempre travolgente, passionale e coinvolgente, le pagine scorrono portando il lettore in un vortice di emozioni continue da cui sarà difficile staccarsi. 
Valore aggiunto di questo romanzo è il background storico che denota uno studio approfondito della Guerra di Secessione americana effettuato dall'autrice.
La storia, infatti, è ambientata nella seconda metà dell'800. Anita, la protagonista, fugge dall'Italia per abbandonare una situazione famigliare critica e decide, con l'aiuto della cugina, di emigrare in America, il Nuovo Mondo, per ricominciare una nuova vita ripartendo da zero e lo farà da sola, senza l'amato Paolo Dalmasso, e con uno nuovo nome, Isabella Giordano.
Sulla nave che la porterà in America incontrerà le due persone che cambieranno la sua vita per sempre Margherita Castaldo e Justin Henderson.
Non vi dirò come per non rovinarvi il piacere della lettura che merita tutta la vostra attenzione!
Come al solito, Linda Bertasi ha una capacità straordinaria nella caratterizzazione dei personaggi, le cui sfumature vengono dipinte in modo quasi poetico e vi porteranno all'interno del racconto senza lasciarvi più andare.
Ho letteralmente divorato le pagine di questo libro in cui l'autrice vi farà sentire  davvero Il Profumo del Sud, delle sconfinate piantagioni di cotone dell'Alabama, del sole cocente spettatore dello schiavismo di quegli anni, del sangue della guerra e soprattutto dell'amore eterno.
Eh sì, in questo contesto storico perfettamente ricreato, la storia di Isabella e Justin sarà la protagonista dell'intero romanzo. Un amore che si evolve e che renderà i due amanti indivisibili, nonostante tutto e tutti. La passione e l'attesa saranno ciò che lo contraddistingueranno perché, alla fine, c'è sempre una sola persona che siamo destinati ad amare..
Ho amato molto il personaggio di Isabella, una donna forte, di cultura, raro in quei tempi, che difende i suoi ideali contro tutto e tutti. E' una donna moderna in un contesto e in un periodo storico ostile. 
Lo sbarazzino Justin, invece, dacché parta come l'uomo bello, ricco, forte e desiderato si rivelerà essere l'anello debole dell'unione. La morte del fratello farà crollare le sue certezze e i suoi obiettivi, con un unico punto fermo, la sua Isabella.
L'altro personaggio femminile perfettamente delineato è quello di Margherita Castaldo, di origine italiana, ma dalla connotazione decisamente sudista, nel senso americano del termine. Una donna altrettanto forte anche se scalfita da un passato costellato di ingiustizie e tradimenti.
Il viaggio è una delle componenti del romanzo. Il viaggio oltreoceano di Anita che la trasformerà in una nuova Isabella. Il ritorno di Margherita e poi di Isabella. E il viaggio di rientro in America. Ogni viaggio avviene in un momento cruciale della storia e ogni viaggio sarà una svolta nella vita di qualcuno.
Anche il profumo, che dà anche il titolo al romanzo, pervade tutta l'atmosfera del racconto. Il profumo del sud, appunto, il profumo di fragole e gelsomino di Isabella, il profumo di felce di Justin.... ogni nostro ricordo o ogni persona che amiamo è legato a un profumo...pensateci... e anche Linda Bertasi ci fa sentire, con tutta la sua maestria, il profumo di questo amore immenso e di questi luoghi meravigliosi.

Voto: 10/10

Ecco il booktrailer:



Non posso chiudere la recensione senza rinnovare i miei complimenti alla Butterfly Edizioni e ad Argeta Brozi per il lavoro splendido che fa ogni giorno. Come ho confessato ad Argeta stessa, mi sono innamorata della Butterfly e delle sue scrittrici/scrittori!!!!!

lunedì 10 giugno 2013

PIU' FORTE DEL MONDO - L. Mastinu


Valle d’Ezio, 1969.
Notte di Natale. Cosima si risveglia sotto la pioggia battente e non ricorda nulla. È sola tra fango e rocce. In lontanza scorge delle luci e sa che dovrà raggiungerle: è il convento di Santa Gemma, unico posto al mondo in cui potrà trovare riparo e ristoro. Perde i sensi una volta giunta al portone e si risveglia in un letto caldo. Tra quelle mura conosce Suor Adele, la più giovane e affettuosa tra le monache, la quale l’aiuterà a riprendere le forze e ritrovare la speranza. Il tempo passa e per Cosima i ricordi faticano a ritornare, nonostante le attente cure del dottor Matiot. Nel frattempo la sventurata partecipa attivamente alla vita del convento, svolgendo ogni tipo di mansione e dedicandosi all’ausilio di ogni forma di vita che si trova all’interno di quelle mura. Non è tutto.
Cosima fa dei sogni e vede delle cose. Cosima sente l’agghiacciante risata di un bambino. Sinistri eventi si ripercuotono sulla serenità che da sempre impera sulla vita del convento. Quando la memoria farà ritorno un terribile passato farà capolino.
Non vi sarà più quiete.
Dopo "Damnatio" non potevo non leggere il primo romanzo di Luca Mastinu e, come pensavo, non mi ha deluso! Ho ritrovato la stessa capacità magistrale di gestire i filoni del racconto, una caratterizzazione dei personaggi esemplare e quella comunicazione tra personaggi e lettore che pochi sanno offrirmi!

I principali attori di questa storia vi entreranno nel cuore, nel bene e nel male. Cosima, Adele, il dott. Matiot e la Madre Superiora sono le colonne portanti di questo intreccio che vi irretirà nelle sue trame e non vi lascerà andare fino all fine. E' sempre stupefacente la capacità di Luca Mastinu di riunire le fila del racconto, volontariamente lasciate in sospeso, per poi esplodere in un epilogo sconvolgente che non ti lascia abbandonare il libro fino all'ultima pagina.
Cosima, la protagonista del romanzo, colei che inizialmente non ha alcuna memoria del suo passato, subisce una trasformazione, nel momento della riacquisizione, a dir poco sorprendente e siamo trasportati dall'autore in un turbine emotivo che passa dalla compassione all'orrore per questa ragazza.
Suor Adele, invece, è un po' la vittima sacrificale del racconto. Prima vittima del destino ingrato, poi vittima di Cosima e poi di se stessa. Sarai lei, con la sua anima e col suo pianoforte a darci il significato della cosa "più forte del mondo"....
Il dott. Matiot e la Madre Superiora rappresentano l'opposizione tra fede e scienza, tra religiosità e ateismo ma con un unico obiettivo comune: la salvezza del prossimo. Come menzionato dagli stessi, uno si occupa del corpo e l'altra dell'anima delle persone. Questa simbiosi, trova però un equilibrio perfetto, nonostante frequenti contrapposizioni in tutto il racconto.
La musica, sempre presente nei romanzi (e nella vita!) di Luca Mastinu, anche qui ha un ruolo liberatorio quasi catartico. Adele troverà in essa la sua anima, il suo io perso nei meandri della follia... e forse per lei è questa la cosa più forte del mondo...perchè legata indissolubilmente al suo cuore e all'amore in esso contenuto.
Luca Mastinu utilizza un linguaggio fluente, evocativo e "predatore". L'uso che fa delle parole non potrebbe essere più adeguato in ogni contesto e in ogni situazione rappresentata. 
C'è tutto se stesso in questo romanzo e non dovete davvero perdervelo!!!
http://www.amazon.it/Più-Forte-del-Mondo-ebook/dp/B00B51YGWG

domenica 9 giugno 2013

AL DI LA' DI TE - A. Brozi

Miriam è una ragazzina, ma dentro è già donna. Miriam è ancora viva, ma nel suo corpo che respira, mangia e dorme non c'è altro che sopravvivenza. Miriam ha perso sua madre e non le rimane che un padre violento, con il quale condividere il suo spinoso dolore quotidiano. E invidia Annabella, la sua splendida compagna di scuola, perché ha tutto: i soldi, una famiglia che la ama, un ragazzo trentenne con il quale correre in moto... o almeno questo è ciò che crede. In realtà, anche Miriam è invidiata da qualcuno, e questo qualcuno è proprio Annabella, che dalla vita ha avuto tutto ma non ha saputo conservare niente, che soffre in silenzio rifiutandosi di mangiare, ammalandosi di bulimia e tricotillomania senza neppure rendersene conto, e che ha compreso a sue spese che i soldi non possono comprare l'amore di chi la circonda, di chi c'è senza esserci mai per davvero.

Miriam e Annabella, due vite apparentemente opposte ma in realtà unite da un denominatore comune: la fragilità. La fragilità di una vita segnata da piccoli e grandi problemi che in talune occasioni appaiono insormontabili. 
Miriam ha perso la madre ma contemporaneamente il padre che, incapace di superare l'immenso dolore, lo sfoga sulla figlia nel modo peggiore, con percosse e violenze.
Annabella in apparenza una famiglia la possiede ma in pratica è sola come Miriam. Un padre, quasi completamente assente per le sue continue scappatelle sentimentali, e una madre incapace di reagire alla situazione e tanto meno di spiegarla alla figlia, incredula e sofferente davanti a tale situazione.
Due ragazze diverse: Miriam la secchiona che "affoga" le sue sofferenze nei libri e nello studio; Annabella che sfoga la sua rabbia contro il suo corpo.
I temi affrontati da Argeta Brozi sono impegnativi ma sviluppati con grande maestria. 
L'apparenza, che già in età adolescenziale ha un peso insopportabile, qui s'inasprisce e dà adito a pregiudizi spesso crudeli. Annabella è bella, ricca, magra e circondata da ragazzi quindi deve per forza essere felice. La sua vita non può avere problemi. Questo è quello che pensa Miriam ma questo è quello che pensano anche le sue coetanee....ma dietro a questa apparenza perfetta c'è una vita decisamente imperfetta di cui nessuno s'interessa.
I disturbi alimentari di cui soffre Annabella che diventano per lei una motivazione del mancato affetto del padre, della madre e del fidanzato. Non la amano perché non è perfetta, il fidanzato o meglio l'amante trentenne, non la cerca perché non è abbastanza magra. Giornate passate a convincersi che non ha bisogno di cibo e ad obbligarsi a fare esercizi fisici estenuanti... tutto questo ha un unico scopo: essere amata.
La ricerca della morte come unica soluzione all'inferno che vivono che in Miriam assume concretezza diretta con il tentato suicidio mentre in Annabella sfuma nell'anoressia e nella bulimia, metodo più lento ma con lo stesso brutale obiettivo.
Il sesso violento subìto da Miriam da parte di un padre che si è perso nei meandri del dolore ma anche subìto da Annabella da parte degli amici del fidanzato che la usano come giocattolo per i loro divertimenti. Entrambe diventano succubi della loro fragilità e permettono al prossimo l'inimmaginabile perché non vedono una via d'uscita da questo tunnel infernale.
Il perdono che entrambe le ragazze riescono comunque a dare a queste persone che gli stanno massacrando l'anima. Una comprensione e una giustificazione continua di questi atti che lascia il lettore incredulo ma nello stesso tempo una diffidenza incrollabile davanti a coloro che tendono loro la mano per farle uscire dal tunnel.
Tutta la negatività iniziale lascerà però spazio al messaggio positivo finale, al riscatto di Miriam e Annabella, alla luce in fondo a quel tunnel che non sembrava mostrare un'uscita. Nell'epilogo si ritroveranno e, unite da un dolore che le accomuna, per mano ricominceranno da capo.
"Vedi, quando siamo più a terra, senza speranza, senza voglia di vivere... la vita ci sorprende, ci regala nuovi respiri, un sogno a cui aggrapparci. Ma per rendere possibile questo bisogna crederci, non arrendersi"
Questo è il messaggio di Argeta Brozi che condivido a pieno!
Il linguaggio dell'autrice è forte e vivido nell'affrontare queste tematiche, colpisce al cuore e ti commuove. E' capace di trasmettere con estrema semplicità i sentimenti delle protagoniste e vi coinvolgerà fino all'ultima pagina.

P.s. Argeta Brozi dirige la Butterfly Edizioni. Vi consiglio vivamente di dare un'occhiata ai libri che pubblica...non ve ne pentirete!!!!

Voto: 10/10